Un doppio anniversario per celebrare la storia e guardare allo stesso tempo al futuro: ieri il teatro sociale di Gemona ha ospitato le cerimonie per i 40 anni del Comitato del Friuli Venezia Giulia dell’Unione nazionale tra le Pro Loco d’Italia e per i 120 della Pro Loco cittadina.
Dalla viva voce dei volontari si è potuto capire lo stato dell’arte di un mondo che non lesina impegno per le proprie comunità e che con passione sta superando le sfide della pandemia, della burocrazia e del ricambio generazionale. «Siamo tornati a Gemona – ha dichiarato il presidente delle Pro Loco regionali, Valter Pezzarini – dove tutto è iniziato, per celebrare le donne e uomini protagonisti delle nostre Pro Loco: non diamo mai per scontato il loro impegno, abbiamo visto com’erano tristi i nostri paesi senza sagre durante l’emergenza sanitaria».
Presenti il sindaco gemonese Roberto Revelant e il presidente della Pro Glemona Marco Patat che hanno accolto oltre a Pezzarini il presidente del Consiglio regionale Mauro Bordin e l’assessore regionale alle finanze Barbara Zilli (entrambi hanno ricordato il sostegno della Regione alle Pro Loco con contributi per attività, sedi e per lo sportello Sos Eventi Fvg che aiuta nelle pratiche di organizzazione eventi). Presente anche l’europarlamentare Elena Lizzi, il presidente di Fondazione Friuli (altra realtà molto vicina alle Pro Loco) Giuseppe Morandini e direttamente da Roma il presidente nazionale delle Pro Loco Antonino La Spina, il quale ha lodato il «modello Friuli Venezia Giulia» per la fattiva collaborazione tra Pro loco e settore pubblico e privato.
Le autorità si sono confrontate nel dibattito che, condotto da Alessandra Salvatori direttore di Telefriuli, ha toccato i temi “Pro Loco in Friuli Venezia Giulia: 40 anni di impegno e passione” e “Fvg: una terra di volontari innamorati della propria comunità”. Sul palco anche i volontari, donne e uomini, giovani e anziani. Stefano Debellis giovane presidente della Pro Loco Buja ha detto «come sia fondamentale l’amore per il territorio», mentre Elena Menon della Pro Aquileia ha raccontato la sua «esperienza di associazione a maggioranza femminile». Ilvio Riva tra i fondatori del Comitato regionale quando presiedeva la Pro Majano ha raccontato come «vedere i giovani impegnati ora dà anche a lui nuova energia e voglia di dare ancora l’esempio».
E poi Andrea De Nicolò sindaco di Precenicco: «La mia esperienza da presidente della Pro Loco mi ha aiutato nel nuovo incarico», mentre Christian Costantini della Pro Casarsa è intervenuto «sulla sua adesione come socio dopo aver fatto il servizio civile universale nella Pro Loco».
«Volontari del servizio civile, seguiti e formati» ha sottolineato Nadia Lorenzon vicepresidente della Pro Loco Pordenone, mentre Valter Querini presidente della Pro Loco Forgaria ha raccontato la ripartenza della sua associazione dopo un periodo di pausa. Toccati anche i temi della riforma del Terzo settore, della formazione e della digitalizzazione. Un grande applauso è stato tributato ovviamente ai padroni di casa della Pr o Glemona, che con i suoi 120 anni non solo è la più antica della regione, ma anche la sesta d’Italia come ha ricordato Patat: «Il suo scopo fu fin da subito quello di promuovere e favorire lo sviluppo civile ed economico della cittadina. Tra gli eventi organizzati ricordo negli anni Venti del Novecento il carnevale, con la celebre sfilata dei carri. Inoltre tante altre iniziative a favore della comunità, dal miglioramento dell’area del castello all’elezione della Bella castellana. L’associazione fu attiva anche negli anni del terremoto. Da quel periodo la storia s’intreccia con quella dell’Associazione tra le Pro Loco (poi Comitato Unpli Fvg), visto che proprio a Gemona il sodalizio nacque nell’ottobre 1983 per volontà di 19 associazioni pioniere: Pro Glemona, Medea, Villa Manin-Codroipo, Sacile, Tarcento, Pontebbana, Chiusaforte, San Quirino, Timau Cleulis, Barcis, Osoppo, Remanzacco, Romans d’Isonzo, Spilimbergo, Casarsa della Delizia, Budoia, Amìs di Lunciamp di Campolongo al Torre, Majano e Maniago».
A presiedere l’Associazione, che ora ha 237 aderenti, nell’ordine Luciano Vale (oggi presidente onorario), Franco Molinari (sotto la cui presidenza l’Associazione portó la sede a villa Manin), il compianto Flavio Barbina e il citato Valter Pezzarini. Sempre ieri a Gemona il Comitato regionale ha presentato in anteprima anche il progetto fotografico “Volontari perché”, che attraverso gli intensi scatti in bianco e nero di Elia Falaschi racconta volti e mani dei volontari. Alle stampe anche un volume che racchiude i 40 anni di storia del Comitato.